Il Ministero della Verità

Di Massimo Mazzucco, LuogoComune.net

TESTO INTEGRALE DEL VIDEO

Buongiorno.
Presento questo messaggio a nome mio e di tutte le persone che compaiono alla fine di questo video. La tenaglia della censura sta per stringersi sulla rete e sulle voci della libera informazione. Ancora non si sono palesati in tutta la virulenza, ma i segnali ci sono già tutti.
Questa voglia di censura si sta articolando su due fronti precisi e distinti:

  1. Il primo ramo della tenaglia e la legittimazione del cosiddetto giornalismo dei professionisti, ovvero l'informazione mainstream come unica fonte valida per ricevere informazioni affidabili.
  2. Il secondo ramo della tenaglia e la delegittimazione uguale e contraria delle voci della libera informazione.

Ora stabiliamo intanto bene l'uso dei termini. Io la definisco libera informazione che è un termine molto più ampio di controinformazione, perché noi in realtà siamo liberi; noi viviamo praticamente solo di abbonamenti e di donazioni e non dobbiamo rispondere a nessuno di quello che facciamo se non al nostro pubblico che ci sostiene.
Le grandi televisioni invece non sono libere, perché loro per vivere hanno bisogno degli sponsor pubblicitari. Senza sponsor muoiono. E se a uno sponsor un certo discorso non piace, quel discorso semplicemente in TV non viene fatto. Sulle televisioni nazionali non vedrete mai ad esempio una seria discussione approfondita sulla sicurezza dei vaccini, perché uno dei più grossi sponsor delle televisioni sono le case farmaceutiche, e alle case farmaceutiche ovviamente non fa piacere che si metta in discussione la sicurezza dei vaccini. Ecco perché da Fazio voi vedrete sempre e soltanto Burioni che pontifica a senso unico, ma non vedrete mai nessuno che gli fa un serio contraddittorio; né vedrete mai sulle televisioni, ad esempio, una seria discussione sulla potenziale pericolosità del 5G, perché un altro dei grossi sponsor delle televisioni sono le grandi multinazionali della telefonia, e a loro ovviamente non fa piacere che venga messa in discussione la sicurezza delle loro tecnologie. Attenzione, non sto dicendo necessariamente che i vaccini non siano sicuri o che il 5G sia sicuramente dannoso per la salute, sto solo dicendo che discussioni vere, approfondite, con un vero contraddittorio, su questi argomenti, importantissimi per la nostra salute, in televisioni non le vedrete mai. Perché le televisioni non sono libere, sono controllate dagli sponsor che gli pagano gli stipendi e i costi di produzione.
Noi invece siamo liberi, possiamo fare tutte le interviste che vogliamo, possiamo fare tutti i dibattiti che vogliamo, e questo naturalmente da molto fastidio a quelli che vorrebbero il controllo totale dell'informazione. E adesso che i nostri numeri stanno aumentando di parecchio, visto che ormai tutti insieme facciamo svariati milioni di visualizzazioni ogni mese, hanno deciso di partire al contrattacco.
Questa è la premessa.
Vediamo adesso più da vicino i due rami di questa manovra a tenaglia che vorrebbe soffocarci tutti. Il primo ramo come dicevo è quello della autolegittimazione. Noi del mainstream siamo gli unici di cui potete fidarvi. Chi lo dice? Lo diciamo noi del mainstream. Autoreferenzialità, appunto.
Guardate questo video che è stato trasmesso di recente dalle reti mediaset.

MEDIASSET - Oggi, più che mai, l'informazione influenza la nostra vita e la nostra sicurezza. Le notizie sono una cosa seria. Fidati dei professionisti dell'informazione. Scegli gli editori responsabili, gli editori veri, scegli la serietà.

Scegli gli editori responsabili, scegli la serietà.
Eccoli qui chi sono gli editori responsabili, sono loro: la RAI, Mediaset e La7 più tutti i quotidiani più importanti.
Peccato che, se vai poi a guardare più da vicino, i primi a raccontare fake news siano spesso proprio loro. Facciamo qualche esempio. Un classico, ormai passato alla storia, risale al 2014. Il ministro della salute Lorenzin va da Bruno Vespa e mette in atto una vera e propria azione di terrorismo mediatico, descrivendo una terribile epidemia di morbillo che sarebbe avvenuta a Londra l'anno precedente.

Lorenzin - Ricordo che solo di morbillo a Londra, cioè in Inghilterra, lo scorso anno sono morti 270 bambini per un'epidemia di morbillo molto grave.

Poi qualcuno è andato a verificare sui siti del governo inglese e ha scoperto che l'anno prima, cioè il 2013, c'è stato un solo morto di morbillo: un adulto, fra l'altro, di 25 anni, che è morto per una complicanza polmonare.


La redazione di Porta a Porta e stata stravolta da una valanga di mail di protesta. Io stesso ne ho scritta una, chiedendo una correzione immediata della fake news. Ma non è successo niente. La correzione da parte di Vespa non c'è mai stata. Eppure il codice deontologico del giornalista dice chiaramente: il giornalista corregge senza ritardo errori e inesattezze.


L'anno dopo (2015) la Lorenzin ripete la stessa bugia nella trasmissione Piazza Pulita di Corrado Formigli.

Di morbillo si muore, cioè si muore in Europa. C'è stata una crisi, un'epidemia di morbillo a Londra lo scorso anno. Sono morti più di 200 bambini.

Nuovo controllo. Morti per morbillo in inghilterra nel 2014, cioè l'anno prima: 0.


Nuova valanga di mail di protesta, comprese le mie, con ripetute richieste di correzione. E, nuovamente, nessuna correzione da parte di Formigli. Eppure, non c'è solo il codice deontologico, c'è anche il testo unico dei doveri del giornalista a ricordargli che devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori.


E invece niente. Nessuna correzione. La bugia passa tranquilla sul mainstream. Venne ripetuta. Rimane impressa nella mente degli spettatori. E quelli che si sono resi responsabili di propagarla non la correggono. Pur sapendo benissimo che era un fake. Lo sanno perché li abbiamo informati noi.

Altro esempio, Giovanna Botteri, inviata da New York, distorce platealmente una deposizione di Rex Tillerson, futuro segretario di stato americano, per farlo apparire un amico di Putin che condona, in qualche modo, i suoi presunti crimini di guerra in Siria. Presunti da Marco Rubio, ovviamente, che lo sta interrogando.

Con la tensione alle stelle al congresso, il suo futuro segretario di stato Rex Tillerson, che della Russia è notoriamente un amico, prende le distanze da Mosca, ma non da Putin. Alla domanda del repubblicano Rubio se considera Putin un criminale di guerra, risponde: "no".

Ora, io mi sono stupito di una risposta del genere da parte di Tillerson. Allora sono andato a cercare lo scambio originale con Marco Rubio e ho scoperto che la risposta di Tillerson è stata completamente distorta dalla Botteri. Tillerson non ha mai detto "no, per me Putin non è un criminale", e quindi sottointeso "condono le sue azioni in Siria", ma ha detto che lui non userebbe mai quel termine, che si tratta di un'accusa molto grave e che, prima di fare un'affermazione del genere, avrebbe bisogno di molte più informazioni di quelle disponibili. Guardate.

Marco Rubio - Vorrei farle una domanda: Vladimir Putin è un criminale di guerra? Rex Tillerson - Io non userei mai quel termine. Queste sono accuse estremamente gravi e io vorrei avere molte più informazioni prima di arrivare a quella conclusione.

Ora, è un fatto molto grave per una giornalista della RAI distorcere in quel modo le parole del ministro degli esteri americano. Anche in questo caso io avevo scritto alla redazione del TG chiedendo una correzione. Ma anche in questo caso la correzione non c'è stata.
Altro esempio.
Enrico Mentana, prima dichiara di sostenere apertamente la posizione del CICAP sull'undici settembre, cioè la versione ufficiale del governo americano praticamente, e poi manda in onda 16 fake news consecutive, 16 di numero, una dietro l'altra, raccontate da Attivissimo in una sola trasmissione. Un record assoluto. Credo che non verrà mai battuto nella storia.
Io faccio un video, questo, dove dimostro documenti alla mano che tutte le affermazioni di attivissimo sono false, dalla prima all'ultima, e lo segnalo alla redazione di Mentana per chiedere una correzione.

Siamo ancora qui ad aspettare che arrivino. Evidentemente per giornalisti come Vespa, Formigli, Botteri o Mentana, il codice deontologico è solo carta straccia.

Un ultimo esempio clamoroso, avvenuto lo scorso gennaio, sempre su La7. Andrea Purgatori presenta uno speciale sulla morte di Soleimani e su twitter annuncia con gran fanfara le immagini dell'uccisione del generale Soleimani. Sentite con quale enfasi drammatica Purgatori commenta le immagini.


Sono immagini drammatiche, anche se in bianco e nero. Come vedete, c'è un convoglio. Sentite, sentite le parole del pilota che sta manovrando il drone. Guardate come vengono colpiti uno ad uno tutti i convogli. Ora ci saranno dei puntini bianchi. Guardate sulla destra, sono uomini che cercano di scappare da questo attacco...

Peccato che le immagini che sta mandando in onda siano quelle di un videogioco. Non solo non sono le immagini dell'attentato a Soleimani, ma non sono nemmeno immagini reali. Preso in castagna, non solo Purgatori si rifiuta di correggere l'errore, ma raddoppia addirittura la posta. Stuzzicato su Twitter, nientepopodimeno che da Paolo Attivissimo, Purgatori risponde: certo che un videogioco, lo sapevo, ma rappresentava tecnicamente una perfetta dimostrazione di come colpisce un drone.


Peccato che lui stesso in trasmissione ci abbia confermato che non fosse un videogioco. Sentite.

Vi faccio subito vedere una cosa, ed è una cosa che somiglia molto a un videogioco, ma non è un videogioco.

Quindi, cosa fa Purgatori? Ci rifila un fake e nel frattempo ci assicura che non si tratta di un fake, cioè ci mente sapendo di mentire. Questo è un caso talmente perverso che non penso sia nemmeno contemplato nel famoso codice deontologico dei giornalisti.

Quindi, i Bruno Vespa, i Formigli, le Botteri, gli Enrico Mentana, i Purgatori, sarebbero questi i famosi professionisti dell'informazione di cui dovremmo fidarci a scatola chiusa?
Come direbbe Antonio Razzi: "non credo". Ci sono certamente in giro degli ottimi giornalisti che riescono a fare bene il loro lavoro, nonostante le pastoie che gli impone il sistema. E a questi vanno tutte le lodi possibili. Ma ce ne sono anche tanti, come abbiamo visto, che fanno i furbini e mentono sapendo di mentire, pur di portare avanti la loro agenda politica o personale. Quindi, come in tutte le cose, si giudica caso per caso, non si danno passi generalizzati a nessuno qui. Non si fanno sconti per comitive. Troppo comodo dire "noi siamo l'informazione ufficiale, fidatevi di noi". La nostra fiducia ve la dovete guadagnare giorno per giorno, servizio per servizio, telegiornale per telegiornale.

Veniamo adesso all'altro braccio della tenaglia. L'attacco, sempre più serrato, alla libera informazione. È un attacco che tende chiaramente a criminalizzarla per poi avere la scusa per tapparci in qualche modo la bocca. Questo disegno ormai è evidente e ben coordinato e arriva chiaramente dall'alto, visto che ormai è a livello governativo. Guardate:

Martella, sottosegretario alla presidenza del consiglio, creata unita contro fake news.
Naturalmente si usa la scusa del coronavirus e così nel frattempo ci si vuole arrogare il diritto di decidere cosa sia falso e cosa no. Poi, una volta stabilito questo principio, sarà molto facile utilizzarlo ovunque torni comodo. Addirittura qualche sera fa Andrea Purgatori, proprio lui, ha dedicato una puntata di Atlantide alle fake news

Il servizio si intitolava "Fakeroom - La Fabbrica delle Bugie", cioè praticamente quelli che ce le propinano impunemente sono anche quelli che dicono di volerle smascherare. Fantastico, no? Un totale capovolgimento dei ruoli nella classica logica orwelliana.

Io, comunque, di fronte a un titolo così importante, come la fabbrica delle fake news, mi sono seduto comodo in poltrona a guardare attentamente. Che cosa ho visto? Il nulla più assoluto. Purgatori ha fatto il solito minestrone di cose che non c'entrano niente una con l'altra; ha messi insieme l'invasione dei marziani di Orson Wells, la storia del finto alieno di Roswell, le missioni lunari, la morte di Paul McCartney, il rapimento di Aldo Moro, l'undici settembre, la fialetta di Colin Powell, Hitler scappato in Sudamerica, Elvis Presley è vivo... Ci mancava solo la terra piatta e il menù era completo.
Tra l'altro ringrazio Purgatori, perché ha anche messo lo spezzone di un mio video dando così un po' di visibilità al mio canale. grazie.

Bene, dopo tutto questo minestrone, mi sono detto: vediamo un po' cosa farà il nostro eroe, visto che la trasmissione si chiama "la fabbrica delle fake news, vediamo un po' come si fabbricano queste fake news. Non dice niente. Dopo il minestrone Purgatori ha intervistato quello che secondo lui era un epidemiologo...

Enrico Bucci, epidemiologo della Temple university di Philadelphia. Buonasera...

...Ma che in realtà si è rivelato non essere affatto un epidemiologo. Guardate che figura...

Per prima cosa io, visto che ci siamo, mi occupo di smontare subito una fake news, prima che diventi importante. Io non sono un epidemiologo. Io sono un biochimico e solo mi occupo di analisi di dati complessi in biomedicina.

Povero Purgatori, le calpesta una dietro l'altra. Non sa nemmeno con chi sta parlando. Comunque, a parte questa gaffe, il succo è che nella trasmissione non ha minimamente affrontato l'argomento fake news. Dopo il biochimico, Purgatori ha intervistato un archeologo che ci ha spiegato che la donazione di Costantino era un falso; come se avessimo bisogno di lui per scoprirlo, fra l'altro. E poi ha intervistato uno psichiatra che ci ha fatto il preciso ritratto clinico del fabbricatore di fake news. Ascoltate.

Psichiatra - Il fabbricatore di fake news è uno che si mette lì alle undici di sera, non so...
Purgatori - ...e ne inventa una...
Psichiatra - ...se ne inventa una, con tutto rispetto, magari fa un lavoro qualsiasi...

Il fabbricatore di fake news è uno che si mette lì alle 11 di sera e magari ne inventa una. E dopo questa approfondita e rigorosa analisi scientifica, praticamente la trasmissione è finita lì. Cioè, il tentativo, ormai classico, di associare le idiozie più disparate ai temi più seri e poi il nulla più assoluto.
Questo non è giornalismo, questo è "impressionismo mediatico", una pennellata e via, è il mordi e fuggi di chi in realtà non ha niente da dire.
Molto più feroce invece e molto più subdolo è stato il tentativo di Mentana di attaccare la cosiddetta galassia complottista nel suo insieme. Sulla sua rivista online "Open", Mentana ha pubblicato un lunghissimo articolo intitolato "Coronavirus. Le fonti del movimento sovversivo Nuova Resistenza italiana che incita a violare la quarantena".

L'autore dell'articolo è David Puente, un debunker dell'ultima generazione, che è diventato lo scudiero preferito di Mentana per questo tipo di operazioni.
Che cosa hanno fatto in sostanza con questo articolo? Non potendo attaccare noi direttamente, sono andati a prendere questo gruppo Facebook, chiamato "Nuova Resistenza italiana" - che io fra l'altro non conoscevo nemmeno - e hanno detto "loro incitano a uscire di casa, quindi a violare la legge. Andiamo a vedere chi sono le loro fonti, da dove prendono le loro informazioni". Hanno quindi tentato di fare un percorso all'indietro per cercare di collegare anche noi a quelli che loro definiscono un movimento sovversivo. Gli americani hanno un'espressione molto bella per questo meccanismo, si chiama guilty by association, cioè "colpevole per associazione".

Non puoi attaccare qualcuno direttamente e allora lo accusi, in qualche modo, di essere collegato a persone che tu definisci come sovversivi. Ora andiamo a vedere più da vicino chi sarebbero i colpevoli di questa malfamata associazione a delinquere. Per farci capire meglio come stanno le cose, David Puente ha fatto addirittura ricorso a una specie di mappa del crimine, un po' come quando ti fanno vedere in televisione la mappa delle famiglie dei mafiosi nei documenti delle forze dell'ordine.

E il primo della lista di questi mafiosi, ovviamente, è Caudio Messora. Vediamo qual è la sua colpa.

Byoblu di Claudio Messora ospita spesso personaggi controversi che riportano un'"informazione alternativa al mainstream".

Oddio, questo è veramente un peccato mortale, roba da metterlo subito al rogo, senza nemmeno processarlo. In realtà, la vera colpa di Messora è stata quella di aver intervistato Stefano Montanari.

Vediamo il capo di accusa di Montanari.

Stefano Montanari ha definito il coronavirus un "virus fasullo" che risulta innocuo è che il vaccino sarà una truffa colossale per "iniettarci qualunque cosa".

Quindi, Montanari non ha violato nessuna legge. Ha semplicemente espresso la sua opinione, con la quale, fra l'altro, nessuno è obbligato a essere d'accordo. Io stesso ho intervistato Montanari tre giorni dopo e con me ha ripetuto praticamente gli stessi concetti.
Io non ero d'accordo con lui, l'ho detto chiaramente, ma gli ho comunque permesso di parlare, perché lo scopo del dibattito è proprio questo: confrontare opinioni diverse. Invece il "Patto per la Scienza" di Burioni ha fatto addirittura un esposto contro Montanari e nel frattempo ne ha approfittato anche per chiedere l'oscuramento di Byoblu, così en passant, mentre cerchiamo di silenziare il messaggio, proviamo anche a dare una bella legnata al messaggero. Un altro colpevole di crimini efferati è Giulietto Chiesa.

Pandora TV di Giulietto Chiesa ospita personaggi controversi e teorici del complotto.
Mamma mia, è pazzesco quello che fa Giulietto Chiesa: ospita personaggi controversi. Mettiamo subito al rogo anche lui. Puente, forse te lo sei dimenticato, ma l'articolo 21 della costituzione dice: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Quindi, qui se c'è qualche sovversivo sei tu Puente, nel senso che tu vorresti sovvertire la costituzione impedendo a queste persone di parlare.

Andiamo adesso a vedere quali sono le colpe specifiche attribuite da Puente alle persone intervistate da Pandora TV.

Manlio Dinucci, che scrive per il Manifesto ha tirato in ballo l'esercitazione NATO nota come Defender Europe 2020 e i soldati americani "senza mascherina".


Ma signor Dinucci, ma cosa fa?! Tira in ballo i soldati americani "senza mascherina", ma è impazzito. Non lo sa che tirare in ballo è espressamente proibito dal codice penale. In realtà cosa ha fatto Dinucci? Ha semplicemente citato un video ufficiale del Pentagono nel quale si vedono i soldati americani che atterrano in Europa per le esercitazioni in atto e si salutano e si abbracciano tranquillamente senza mascherina. Qual è il peccato di Dinucci? Aver commentato un video ufficiale del Pentagono. Tutto qua.

Un altro criminale intervistato da Pandora TV è...

Maurizio Martucci, gestore di OasiSana.com e autore su Il Fatto Quotidiano, pone la teoria del rapporto fra 5G e nuovo coronavirus.

Oddio, Martucci ha addirittura posto una teoria. Che eresia! Pensate, non sappiamo praticamente niente del 5G, perché nessuno ci dice niente veramente. Sappiamo ancora meno del coronavirus, però David Puente ha già capito che non ci può essere nessuna correlazione fra le due cose, per cui si sente in diritto di mettere all'indice chi lo suggerisce. Ma nemmeno ai tempi dell'Inquisizione lavoravano così. Almeno gli inquisitori una base teorica ce l'avevano. Poi ancora...

Marcello Pamio, gestore del sito Disinformazione.it è un sostenitore della Medicina Tradizionale Cinese.

Orrore! la medicina tradizionale cinese. È lì da 4000 anni che ci insegna come curarci in modo naturale e olistico, ma non lo si può sostenere. Magari perché non vende i prodotti di Big Pharma? Sarà per quello che a Puente non piace la medicina cinese? e poi...

Secondo Pamio la paura abbassa le difese immunitarie.

No Puente, non è secondo Pamio, è secondo tutti. Lo sanno anche i paracarri che la paura abbassa le difese immunitarie, sta scritto persino sulle agenzie di stampa: stress, paura e ansia riducono le difese immunitarie.


Ma questo Pamio non lo può dire, perché Don Rodrigo Puente de Torquemada ha deciso che non si può.

Francesco Oliviero, medico iscritto all'ordine che segue la Medicina Tradizionale Cinese e l'omeopatia, sostiene che il virus non si combatte stando a casa.


Vincenzo D'Anna, senatore e presidente dell'ordine dei biologi, sostiene che il covid-19 sia poco più di un influenza e che sia una grande cantonata politica.


Nuovamente, Puente, sono opinioni. C'è scritto "sostiene", sono discutibili finché vuoi, ma sono perfettamente legittime. Articolo 21 della costituzione.

Non è così difficile da memorizzare. Provaci. E poi, naturalmente, c'è un angolino anche per me nella mappa del crimine...

Massimo Mazzucco, protagonista di diversi video di fantascienza complottista, è autore del video che accusa gli americani dell'epidemia Covid-19.

Puente, per quel che riguarda la fantascienza complottista, ti comunico che il mio film "11 settembre: la nuova Pearl Harbor" è uscito già da sette anni ed è ancora lì che aspetta qualcuno che lo smonti. Finora nessuno ci ha mai nemmeno provato. I tuoi amici debunkers se ne tengono saggiamente alla larga. Però se tu vuoi confrontarti con me sull'11 settembre, io sono a tua disposizione. Così vediamo chi dei due racconta fantascienza. E poi, Puente dai, Mazzucco "è autore del video che accusa gli americani dell'epidemia Covid-19". Io non ho mai accusato nessuno - non sono così stupido da farlo - io nel mio famoso "video del pipistrello" ho semplicemente messo in fila i diversi elementi a sostegno di questa teoria che, fra l'altro, è stata uggerita dallo stesso governo cinese. Ma io stesso ho detto alla fine che non posso esserne sicuro. Ascolta bene quello che dico alla conclusione del video.

Ora io non posso sostenere che sia questa per forza la spiegazione di tutto quello che sta succedendo. Io ho messo in fila una serie di elementi che portano ad una conclusione sensata. Se ce ne sono altre, cari giornalisti, ben vengano, fatevi avanti.

Quindi, vedi Puente, dici pure le bugie nel tuo articolo. Io non ho mai accusato nessuno. Tu distorci le frasi altrui e racconti fake news, proprio mentre sostieni di volerle combattere. In sintesi, qui abbiamo un intero articolo basato sul nulla più assoluto. Dov'è tutto questo complottismo sovversivo? Niente. Non c'è. Solo parole vuote. Solo aria tiepida. Come dicevo prima, questo articolo è un po' come un quadro impressionista, come il puntinismo. Visto da lontano sembra dare l'impressione di qualcosa, ma poi se ti avvicini scopri che sono solo dei puntini colorati. Vedi da lontano questa mappa di presunti criminali, poi ti avvicini e ti accorgi che siamo solo persone normali che cercano di fare al meglio il loro lavoro e che non hanno mai minimamente violato la legge. Con una differenza però, i quadri impressionisti ti lasciano comunque nell'aria quel senso di leggerezza e di allegria estetica mentre questo articolo caro Puente lascia nell'aria un pessimo odore: è l'odore della diffamazione, l'odore del cattivo giornalismo, l'odore della censura travestita da finta indagine sociale. A questo punto qualcuno dirà, vabbè, chi se ne frega. Puente è solo un pessimo giornalista in fondo. Ce ne sono tanti in giro uno più uno meno, non è che faccia una gran differenza, no? No, non è così semplice, perché il nostro caro David Puente, l'autore di questo articolo spazzatura, è proprio una delle punte di diamante della task force governativa contro le fake news.
Avete capito di che tipo di gente ci stiamo mettendo in mano? Questi sarebbero quelli che si arrogano il diritto di decidere cosa è falso e cosa no e vorrebbero farlo addirittura a livello governativo.

In conclusione, stiamo per uscire tutti dal tunnel del coronavirus e stiamo andando incontro a un periodo estremamente difficile, cruciale direi, per le nostre libertà. Finita questa pandemia, cercheranno in tutti i modi di approfittare della nostra debolezza, sia mentale che economica, per cercare di rendere permanenti alcune misure che ci avevano presentato come temporanee e soprattutto per cercare di introdurne delle nuove. Non stupitevi se per caso in autunno vi ritrovate che per andare allo stadio oppure a un concerto bisognerà prima avere fatto tutta una serie di vaccinazioni obbligatorie, altrimenti tutti buoni e zitti a casa a guardare le partite in televisione oppure ascoltare i concerti sul telefonino, perché questa è la prima cosa che cercheranno di ottenere le case farmaceutiche da tutto questo casino del coronavirus. Cercheranno di far passare le vaccinazioni di massa fino a farle diventare obbligatorie per tutti. Pensate che io sia un paranoico? Guardate qua.

Coronavirus, Zingaretti: «Vaccini obbligatori nel Lazio per 2 milioni e mezzo di persone. Stiamo valutando per il prossimo anno nel Lazio di rendere obbligatorio il vaccino contro l'influenza a tutti gli over 65, a chi lavora nella sanità e in altre categorie di lavoro più esposte e di attività essenziali.

Quindi, siccome le attività essenziali le decidono loro, moltissima gente, se vorrà andare a lavorare, dovrà farsi il vaccino obbligatorio. È lì che vogliono arrivare le case farmaceutiche. Questo del coronavirus per loro è un'occasione d'oro quasi irripetibile, e naturalmente utilizzeranno la televisione, che loro pagano profumatamente, per martellarci il cervello in modo da arrivare prima o poi a vaccinarci tutti, obbligatoriamente, per qualunque cosa, con buona pace della costituzione che dice [articolo 32]: "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Invece i limiti li violeranno eccome, grazie alle nostre paure e al nostro stato di confusione. Vedrete, con la scusa del coronavirus quanti limiti cercheranno di violare. Cercheranno di introdurre ad esempio il tracciamento elettronico dei nostri movimenti col telefonino, esattamente come hanno fatto in Cina con i cittadini di Wuhan.

Ogni puntino rosso indica un caso. E in una società controllata tramite acquisti, spostamenti e riconoscimento facciale, impossibile passare inosservati. La persona che risulta malata, dove è andata? Dal fruttivendolo, in un bar.

Da noi non useranno mai fare una cosa del genere. Dite?

«Coronavirus: app in arrivo, volontaria e anonima.
Il lavoro della task force istituita per studiare l'utilizzo di un app per il tracciamento dei contatti per evitare il diffondersi del coronavirus è alle fasi conclusive...»

Naturalmente, per ora ti dicono che è volontaria e anonima, però poi cosa ti succede, se un giorno scopri che se tu non sei tracciato, magari non puoi salire sull'autobus, non puoi andare in biblioteca o non puoi entrare in un supermercato? O accetti la tracciatura, oppure te ne stai chiuso in casa a marcire e al supermercato ci mandi tua cugina. Quindi, sarà pure volontario, ma bisogna vedere a quali ricatti saranno sottoposti quelli che non vogliono accettare. Ricordate che una cosa è volontaria solo se uno può scegliere davvero liberamente, senza condizioni. Altrimenti si chiama ricatto. E il bello è che con l'aiuto del mainstream cercheranno di far passare questa schedatura di tipo poliziesco come una meravigliosa opportunità. Guardate.

«Coronavirus: La ferrari userà app tracciamento per dipendenti»
Nella terza fase dice l'articolo ci sarà «l'opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus».

L'opportunità. Dovremo anche ringraziarli alla fine, questi angeli premurosi che ci vogliono seguire dappertutto. Naturalmente...

«Il piano è nato dalla collaborazione con un pool di virologi tra cui il professor Roberto Burioni», il nostro benefattore universale

Ma non basta. Con la scusa del coronavirus presto troveranno anche il modo per entrarci in casa e portarsi via chi vogliono loro. Nuovamente, pensate che siano paranoie complottiste? Questo è Michael Ryan, direttore esecutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sentite bene cosa ha detto lo scorso 30 di marzo durante una conferenza stampa.

Il contagio non è più nelle strade. Ora è circoscritto ai gruppi familiari. Ora dobbiamo andare a guardare nelle famiglie per trovare chi eventualmente è malato per rimuoverlo e isolarlo, in modo sicuro e dignitoso.

E questa è l'Organizzazione Mondiale della Sanità che parla, non è la bocciofila di paese. Quindi, con la scusa del virus, vogliono poter entrare in casa vostra e portarvi via i fratelli, i genitori oppure i vostri figli, in modo sicuro e dignitoso, se lo riterranno opportuno.
Poi tanti auguri quando andate dal giudice per cercare di farveli restituire. Naturalmente, per arrivare a tutto questo hanno un bisogno assoluto di silenziare al più presto la libera informazione, altrimenti rischiano che ci siano troppe persone che protestano e si pongono delle domande. E questo non va bene. E non stiamo parlando solo del fronte sanitario, sia chiaro. Dopo il coronavirus, approfittando della confusione, ci sarà un tentativo globale di ridisegnare alla radice l'intera mappa del potere, naturalmente a favore dell'élite e a discapito dei normali cittadini, su tutti i fronti.
Ci installeranno il 5G dappertutto, senza nessun serio dibattito sulla sua pericolosità e senza nessuna garanzia scientifica sulla sua innocuità. E nuovamente useranno le televisioni per invitare i loro esperti a raccontarci che non c'e nessun pericolo e che il 5G è una manna perché aiuta i medici a comunicare meglio fra di loro. Come se adesso i medici facessero fatica a comunicare, no? Usano tutti i segnali di fumo e aspettano con ansia 5G che arrivi.
Ci seppelliranno sotto un debito di centinaia di miliardi arrivati chissà da dove e con chissà quali clausole, e useranno le televisioni per raccontarci che va tutto bene e che dovremmo essere felici per tutti questi soldi che ci verranno prestati, salvo poi dover lavorare per i prossimi 50 anni per doverli restituire con interessi molto salati, ovviamente.

È questa la dittatura che ci aspetta nel prossimo futuro: la dittatura dell'informazione che manda un messaggio unificato e non tollera nessun contraddittorio. In una democrazia una voce alternativa all'informazione mainstream è assolutamente indispensabile. Le opinioni diverse sono il cuore stesso del progresso sociale. Senza quello la democrazia muore e si instaura la dittatura del pensiero unico. Non saremo più schiavizzati a livello fisico, come una volta con le catene ai piedi, ma lo saremo a livello mentale, con le catene nel cervello che è ancora peggio, perché se controlli la mente delle persone, controlli anche molto più facilmente le loro azioni.
Quindi, se noi verremo silenziati, non saremo più in grado di difendere voi dalle restrizioni delle vostre libertà. È quindi fondamentale in questo momento far sapere che siamo in tanti e che siamo tutti uniti. Dobbiamo mandare un messaggio forte e chiaro che noi siamo uniti e compatti e che non siamo disposti a farci mettere la museruola da nessuno. Per questo vi chiediamo di far circolare questo video ovunque possibile, su YouTube, su Facebook, su Whatsapp, dovunque riusciate a farlo. Non lasciate niente di intentato, non fermatevi finché non avrete esaurito ogni possibile contatto nella vostra agenda personale, altrimenti fra poco vedremo davvero tutti obbligati a inginocchiarci, senza più fiatare, di fronte al ministero della verità.

  • Sono Giulietto Chiesa, giornalista, scrittore. Approvo questo messaggio.
  • Marco Tosatti, giornalista, approvo questo messaggio
  • sonoro Fulvio Grimaldi, giornalista, scrittore, documentarista, inviato di guerra, aderisco al cento per cento all'appello nel video di Massimo Mazzucco
  • Sono Tiziana Alterio, giornalista e scrittrice, e approvo questo messaggio
  • Sono Ivan Catalano, ex deputato della camera dei deputati italiana, e sono d'accordo con i video di Massimo Mazzucco
  • Sono Fabio Frabetti, giornalista, direttore di Bordernights e approvo questo messaggio
  • Mi chiamo Raimondo Pische, sono un medico chirurgo e approvo questo messaggio
  • Sono Alessandra Devetag, avvocato del foro di Trieste e approvo questo messaggio
  • Sono Maurizio Blondet, giornalista e sono d'accordo con l'appello di un Mazzucco
  • Sono il dottor Stefano Scoglio, ricercatore scientifico, candidato al premio Nobel della medicina 2018 e approvo questo messaggio
  • Sono Margherita Furlan, vicedirettrice di pandora TV e approvo questo messaggio
  • Sono Davide Barillari, consigliere regione del Lazio e approvo questo messaggio
  • Sono Patrizia Cecconi, scrittrice, collaboro con alcune testate giornalistiche online. Approvo questo messaggio
  • Sono Ugo Mattei, avvocato, professore universitario, giurista. Approvo questo video
  • Mi chiamo Marco Pizzuti, sono un saggista d'inchiesta e approvo questo messaggio
  • Sono Corrado Malanga, faccio il chimico, sono uno scrittore e sono d'accordo con te, caro Mazzucco
  • Sono Manlio Dinucci, giornalista e analista geopolitico, approvo questo messaggio
  • Sono Gustavo Alberto Palumbo architetto, artista visivo, blogger. Sono d'accordo con questo messaggio
  • Mi chiamo Marcello Pamio, sono uno scrittore, responsabile del sito disinformazione.it e approvo in pieno questo messaggio
  • Sono Martino Chiorboli, psicologo e formatore, e sono d'accordo con questo messaggio
  • Sono Franco Fracassi, giornalista e scrittore, e approvo questo messaggio
  • Leopoldo Salmaso, specialista in malattie infettive sanità pubblica e pubblicista. Approvo in pieno questo messaggio
  • Sono Gaia Pasi, docente e curatore di arte contemporanea, e sono completamente d'accordo con questo video
  • Sono Francesco Celani, fisico, ricercatore multidisciplinare, due volte candidato al Nobel della pace. Approvo il contenuto del messaggio del giornalista Mazzucco
  • Sono Gabriele Sannino, sono scrittore e giornalista. Viva la costituzione, viva l'articolo 21, viva la democrazia. Naturalmente, approvo questo messaggio
  • Sono Adriano Colafrancesco, blogger e scrittore. Ho ascoltato il tuo appello, lo condivido pienamente e per questo mi riservo di dare la più ampia diffusione su tutti i miei contatti
  • Sono Jeannie Toschi Marazzani Visconti, sono pubblicista e ho scritto dei libri, condivido pienamente questo video
  • Sono Enrica Perucchietti, giornalista e scrittrice, e approvo questo messaggio
  • Sono Ugo Giannangeli, avvocato. Approvo questo messaggio
  • Sono Roberto Germano, autore di saggi, fisico e imprenditore, ed approvo questo messaggio
  • Sono Mauro Scardovelli, giurista e psicoterapeuta. Ovviamente, approvo questo messaggio, perché stanno introducendo la censura in Italia, che è vietatissima dall'articolo 21 della costituzione. La censura infatti è tipica delle dittature, proprio delle dittature, quindi indica la fine della democrazia
  • Sono Tom Bosco, direttore responsabile della rivista bimestrale Nexus New Times e approvo con tutto il cuore questo messaggio
  • Sono Lara Innocenzi, docente di italiano e scrittrice, e sono d'accordo con il messaggio
  • Sono Roberto Quaglia, scrittore e ricercatore, e approvo questo messaggio
  • Sono Giuseppe Turrisi di Accademia della Libertà. A nome di tutto il gruppo condividiamo l'appello di questo video.
  • Pietro Ratto. Aderisco volentieri alla giusta iniziativa di Massimo Mazzucco e propongo dal canto mio una task force uguale e contraria a quella istituita dalla RAI per contrastare le "fake news", tra virgolette, del sistema
  • Sono Claudio Messora di Byoblu punto com. Sottoscrivo in pieno l'appello di Massimo Mazzucco, uomo misurato, uomo saggio, uomo socratico; è il Socrate dell'informazione indipendente. Lo sottoscrivo soprattutto nella parte in cui ribadisce l'importanza dell'informazione libera e indipendente in una democrazia, perché non è più il momento, dato l'accerchiamento in atto, di essere tenui, di essere cauti. È il momento di uscire allo scoperto e gridare forte che siamo liberi. Lo dice l'articolo 21, lo dice la costituzione e liberi vogliamo restare.

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