LIPOMA - unica soluzione: asportazione chirurgica

La mia sfiducia, o, per meglio dire, la sana repulsione che provo per la medicina è proverbiale. Fatto questo che mi ha salvato spesso dai disastri provocati dalle terapie, a volte occulte e assurde.
Un giorno mi trovai nell'ambulatorio del medico di famiglia, Gennaro Ceglia, e en passant ebbi modo di fargli vedere il lipoma che avevo ormai da anni, forse una ventina, alla spalla destra. Nei periodi di massimo suo "splendore" era arrivato ad essere grosso come una noce. Sembravo avessi la gobba. Mi trovai così implicato nella sua spiegazione tecnica... Arrivò alla conclusione che "L'unica soluzione era quella chirurgica", al che replicai che ormai ci ero affezionato, dopo anni e anni di vita trascorsi insieme... Sornione, il dottore, pur di prescivere qualcosa, svicolando, aggiunse "al limite posso darti un antibiotico", dato che gli avevo detto di avere ogni tanto delle fuoriuscite di pus. Ora, non sarò pratico di scienza (incoscienza direi!) medica, ma assumere un antibiotico significa uccidere i microrganismi piogeni che se ne nutrono. Così facendo, anche un deficiente capirebbe che il lipoma non avendo più batteri che se ne nutrono sarebbe cresciuto a dismisura tale da dover essere per forza asportato chirurgicamente.
Comunque, non mi sono mai preoccupato più di tanto di questa escrescenza adiposa. Sapevo che prima o poi un digiuno di media durata avrebbe sortito un qualche risultato posititvo. E fu così, al di là delle mie aspettative. Dopo poco tempo da questa visita medica testé descritta, ebbi modo di fare un digiuno della durata di 11 giorni, durante il quale il lipoma si rammollì e ridusse vistosamente. Con la ripresa alimentare, dopo due mesi, sparì completamente. Asportazione chirurgica? Antibiotici?...
Asportare chirurgicamente un tumore benigno ed eliminarlo mediante autolisi non è la stessa cosa: la pratica del digiuno implica la rimozione delle cause che hanno portato alla sua comparsa e crescita, mentre la soluzione chirurgica, più sbrigativa, ne elimina l'effetto e, questa ignoranza causale, peggiora più che migliorare le condizioni fisiologiche. Shelton metteva in guardia sul fatto che se si asporta un tumore benigno, questi può ritornare in forma maligna.


E anche questa volta me la sono cavata, ma non sarà l'ultima. Alla prossima.

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